I SONETTI DI GIUSEPPE GIOACHINO BELLI

1694 (1691). ER CONGRESSO TOSTO

Tuttiquanti a Ppalazzo lo vederno.
Un gran Ministro d'una gran Potenza
Venne a Rroma a pparlà cco Ssu' Eminenza
Er Zegretar-de-Stato de l'isterno.

Er Cardinale preparò un quinterno
De carta bbianca, e ppoi je diede udienza;
E cce tenne una gran circonferenza
Sopra a ttutti l'affari der governo.

Tra llòro se trattò dder più e der meno;
E scannajjorno l'ummido e l'assciutto,
Er callo e 'r freddo, er nuvolo e 'r zereno.

Alfine er Cardinale uprì la porta,
Discenno: "Evviva, è ccombinato tutto:
Ne parleremo mejjo un'antra vorta."

2 ottobre 1835

Testo ipertestualizzato completo di liste e concordanze delle parole

La numerazione dei sonetti è quella seguita da Roberto Vighi
(Giuseppe Gioachino Belli Poesie Romanesche - Libreria dello Stato 1988-1993).
La numerazione tra parentesi fa riferimento all'edizione Vigolo